IL RINNOVATO INTERESSE PER LA NATURA: Telesio & Campanella

 

 


TELESIO: il nuovo sguardo sulla natura

Un aspetto caratterizzante della civiltà rinascimentale è il nuovo modo di guardare la NATURA; infatti vengono sottratte le considerazioni teologiche e le interpretazioni di tipo magico e quest'ultima inizia a essere vista, analizzata e osservata da un punto di vista scientifico.

Telesio presenta, in parte, tale concezione nella sua opera, intitolata la natura secondo i propri principi (De rerum natura iuxtra propria principia), sostenendo che l'uomo non deve imporre schemi a priori alla natura e che deve, quindi, scoprire le leggi specifiche che ne regolano la vita.

Queste leggi vengono identificate da Telesio con l'azione di due forze contrastanti: il caldo e il freddo.      Il caldo come forza dilatante e principio di movimento, mentre il freddo come forza condensante e principio di immobilità, le quali nell'universo si applicano alla materia intesa come sostato fisico inerte.

Proprio come già affermato da Aristotele, anche per Telesio i principi agenti  e la materia non possono essere separati: le prime agiscono, e quindi producono effetti, mentre la seconda, passiva, non esiste se non per essere continuamente formata e trasformata dall'azione dei principi agenti.

Coloro che prima di noi indagarono la struttura di questo nuovo mondo e la natura delle cose in esso contenuto lo fecero certo con lunghe veglie e grandi fatiche, ma inutilmente, come sembra. Che cosa, infatti, questa natura può aver rivelato a essi, i cui discorsi, nessuno escludono, dissentano e contrastano con le cose, e anche con se stessi?

Con questa frase, Telesio, sostiene che gli scienziati e i filosofi si sono costruiti "un mondo a loro arbitrio", in quanto non hanno avuto l'umiltà di osservare come si verificano effettivamente le cose, proiettando in esse caratteristiche e proprietà di loro immaginazione, tradendo i veri principi della natura.

Egli accusa dunque la scienza del passato di essere superba e incurante dell'autentica realtà del mondo fisico, invitando l'intellettuale "amante e cultore di una sapienza del tutto umana", a "indagare il mondo e le sue singole parti".


IL LEGAME TRA MAGIA E INDAGINE NATURALISTICA

Telesio afferma che anche gli oggetti materiali possiedono una forma di sensibilità, quindi, possono percepire la modificazione del loro stato provocata dal contatto con altri corpi, seppur in maniera inferiore. Egli afferma che non c'è una differenza sostanziale tra organico e inorganico; dunque si parla di panpsichismo (ogni cosa è dotata di anima) e di ilozoismo (tutta la materia è animata), ciò conduce in qualche modo Telesio alla magia rinascimentale, la quale afferma l'analogia tra la natura e l'uomo.

Bisogna tenere conto che in questa fase, che precede la rivoluzione scientifica, il legame tra scienza e magia è molto stretto: entrambe vogliono comprendere la natura per trasformarla a beneficio dell'uomo. In quanto in quel periodo la scienza si basava solo sull'osservazione e il calcolo.


CAMPANELLA: l'esaltazione della scienza e della tecnica

Tommaso Campanella, che fu un frate domenicano, venne accusato di eresia per aver aderito al pensiero di naturalismo e sensismo di Telesio, e per questo fu processato dell'Inquisizione trascorrendo molti anni in carcere.

Egli afferma di aver imparato molto di più guardando un filo d'erba che non dai libri, quindi quest'ultimo rigetta la cultura libresca per appellarsi all'esperienza diretta della realtà.

Campanella, ispirandosi e reinterpretando la fisica di Telesio, sostiene l'universale animazione di tutte le cose del mondo, dichiarando anche che l'esperienza sensibile è il fulcro dell'attività conoscitiva.

Secondo quest'ultimo il fondamento ultimo di una natura vista come totalità organica è Dio, che crea e governa il mondo attraverso tre principi fondamentali:

  • la potenza --> rende ogni cosa necessariamente come deve essere
  • la sapienza --> dalla quale deriva l'armonia che regge il mondo
  • l'amore --> indirizza ogni cosa verso il suo fine supremo



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