IL POTERE DELLA SCIENZA: Bacone
Bacone sottovaluta il ruolo della matematica e ricerca le cause formali della cose, ovvero la loro struttura nascosta.
Bacone ritiene che occorra prendere a modello la società ideale della scienza e della tecnica in cui tutti si dedicano allo studio guidati da scienziati che collaborano in vista del progresso, in quanto lo scopo della scienza è il dominio sulla natura al fine di assicurare all’uomo condizioni di vita migliori; infatti egli ritiene che sapere è potere. Ciò viene descritto nella sua opera Nuova Atlantide, dove delinea un’ideale città della scienza e della tecnica, in cui tutti si dedicano allo studio e alla contemplazione delle opere del creato, guidati da un gruppo di scienziati che collaborano nella realizzazione di invenzioni e scoperte volte al progresso umano.
Egli ritiene inoltre che l’uomo debba allontanarsi dal principio di autorità, la superstizione e i pregiudizi che ostacolano la cosciena.
Nella sua opera Nuovum Organum è contenuta la dottrina degli idoli, ovvero i pregiudizi che ostacolano il raggiungimento della verità, e sono di quattro tipi.
Idoli della spelonca: derivano dall’ereditarietà, dall’educazione e dall’ambiente
Idoli della piazza: derivano dall’uso inappropriato e superficiale delle parole.
Idoli del teatro: derivano dalle dottrine delle diverse scuole filosofiche.
Bacone afferma che la scienza deve adottare un nuovo metodo induttivo, articolato da lui in quattro punti:
2. Raccolta dei dati nelle tavole;
a. Tavola della presenza, dove si registrano tutti i casi o le situazioni in cui il fenomeno si verifica.
b. Tavola dell’assenza, dove si registrano tutti i casi o le situazioni in cui il fenomeno non si verifica.
c. Tavola delle comparazioni, dove si registra la variazione di intensità con cui il fenomeno si verifica.
3. Prima ipotesi ( vendemiato prima);
4. Prove di verifica ed esperimento cruciale.
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